Social media: Acli Roma, 2 ragazzi della Capitale su 3 hanno scambiato messaggi a sfondo sessuale

Gli eventi negativi più frequenti in rete sono l’aver ricevuto negli ultimi dodici mesi messaggi molesti online da parte di terzi (23%), l’essere stato escluso da gruppi online o da attività su internet (10,4%) e l’aver subito minacce in rete (6,9%). Non c’è differenza tra maschi e femmine. Ad eccezione dell’esclusione dai gruppi online, tra gli adolescenti aumenta la probabilità di aver avuto esperienze negative, messaggi aggressivi e minacce. È quanto emerge da un’indagine realizzata dalle Acli di Roma e provincia in collaborazione con l’Istituto di Ricerche educative e formative (Iref), che ha coinvolto circa 800 adolescenti tra i 13 e i 18 anni e che è stata realizzata in occasione della chiusura del progetto Rete Solidale, rivolto alla fascia di studenti del primo Biennio della Scuola secondaria superiore.
“I dati Acli Roma/Iref – spiega una nota – evidenziano come internet è stato, fin dagli albori, tanto uno spazio di libera espressione quanto lo specchio dei desideri umani. La pornografia e i contenuti erotici fruibili online sono facilmente reperibili e molto diffusi; e i ragazzi non sono esenti dal contatto con questo mondo”. Nell’ultimo anno, due ragazzi su tre hanno infatti ricevuto o inviato messaggi a sfondo sessuale o hanno cercato materiale pornografico. Solo il 7,2% ha invece inviato foto o video di questo tipo.
Secondo lo studio le ragazze sono le più distanti da questo mondo: una su due non ha interagito in nessun modo con questi contenuti, contro invece l’11% dei ragazzi. Questi ultimi dichiarano di aver cercato o ricevuto online immagini e video nell’81,3% dei casi; tra le ragazze solo il 29,7% ha fatto la stessa cosa. Infine, quasi una ragazza su cinque ha ricevuto – e solo ricevuto – questo tipo di materiale (16,4%); per i ragazzi, lo stesso evento è molto raro: il 3,5% dei casi.

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