Epilessia: Roma, lunedì i medici dell’ospedale Bambino Gesù insegnano a docenti e alunni come gestire le crisi in classe

Oltre 2.000 insegnanti, operatori scolastici e studenti formati; più di 100 scuole di Roma e provincia preparate ad affrontate e a gestire in classe le crisi convulsive, evitando ospedalizzazioni inappropriate. Sono i risultati di “La scuola non ha paura delle crisi”, progetto di formazione promosso dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù nell’ambito delle iniziative coordinate in Italia dalla Lega italiana contro l’epilessia (Lice) per la Giornata mondiale dell’epilessia che si tiene ogni secondo lunedì di febbraio; quest’anno il 10. Grazie al lavoro svolto dall’avvio del progetto 5 anni fa, sono state 17 le crisi epilettiche gestite in classe ricorrendo alle corrette manovre di assistenza. L’incontro 2020 si terrà proprio il 10 febbraio nell’auditorium “Valerio Nobili” del Bambino Gesù sede San Paolo (viale F. Baldelli, 38 – Roma). I due appuntamenti in programma – 10.30 e 15 – verranno seguiti da circa 300 persone, tra operatori scolastici e adolescenti. Personale specializzato dell’ospedale insegnerà ai partecipanti a gestire gli attacchi epilettici in classe con l’ausilio di video tutorial, esempi pratici, strumenti tecnici e teoria, con particolare attenzione alla corretta e tempestiva modalità di somministrazione dei farmaci durante una crisi. Circa il 30% delle crisi epilettiche si manifesta in classe; insegnare a gestirle significa ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso. Il 90% delle crisi dura meno di 2 minuti, in alcuni casi possono durare di più e rendere necessaria una assistenza d’urgenza anche con il ricovero in terapia intensiva. In tutte queste situazioni la somministrazione corretta e tempestiva dei farmaci specifici interrompe la crisi. Il 46% degli insegnanti ha uno studente con epilessia in classe; oltre 1/3 degli istituti (37%) ha avuto a che fare con almeno un episodio di crisi epilettica; dopo la formazione è raddoppiato il senso di sicurezza e quindi la disponibilità a somministrare i farmaci d’urgenza ai bambini/ragazzi in preda alle convulsioni.

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