Tra i volontari del personale sanitario, coordinati dalla Protezione civile, impegnati negli hub aeroportuali in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus ci sono anche quelli del Cisom, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta. “Una risposta immediata” quella del Cisom che ha subito messo in campo i propri volontari che operano in turnazione negli scali di Milano Malpensa, Roma Ciampino, Bologna, Palermo, Bari, Catania, Brindisi, Firenze, Pisa e Pescara. Le principali azioni coordinate dal Capo del Dipartimento, si legge in una nota del Cisom, sono volte al soccorso e all’assistenza della popolazione eventualmente interessata dal contagio, al potenziamento dei controlli nelle aree aeroportuali e portuali, in continuità con le misure urgenti già adottate dal ministero della Salute, al rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a rischio e al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio. “Sono ancora in corso riunioni organizzative ed è in fase di continuo aggiornamento la presenza delle nostre squadre sul territorio nazionale”.
I volontari del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, esprimono l’attività operativa dell’Ordine di Malta nelle situazioni di emergenza dal 1970, anno della sua fondazione. Oltre 3.000 donne e uomini che contribuiscono ad interventi di protezione civile e di soccorso ai bisognosi in Italia e all’estero. Gruppi e raggruppamenti sono presenti in tutte le regioni d’Italia ed è formato da volontari generici – soccorritori, medici, infermieri, psicologi e sacerdoti. I gruppi e le sezioni operative sono 150.