Benedettini: Abbazia di Montevergine, sabato si apre inchiesta diocesana su vita, virtù e fama santità di padre Emilio Colombo

Sabato 8 febbraio, alle ore 17, presso il palazzo abbaziale di Loreto di Montevergine a Mercogliano (Av), si svolgerà il rito di insediamento del Tribunale per la sessione di apertura dell’inchiesta diocesana sulla vita, virtù, fama di santità e segni del servo di Dio Emilio (Giovanni) Maria Colombo dell’Ordine dei Benedettini. Nato il 14 settembre del 1920 a Petruro, piccola frazione di Forino, a pochi chilometri da Avellino, entrò giovanissimo nell’alunnato monastico dell’Abbazia di Montevergine fino a vestire l’abito cenobitico per mano dell’abate Giuseppe Ramiro Marcone. Mite, umile, caritatevole, dotato di profonda spiritualità e sensibilità, ma soprattutto di una fede ardente al punto di divenire lui stesso un riferimento per tutti i confratelli e per coloro che lo incontrarono nel cammino della propria vita. Padre Emilio aveva sempre parole buone per tutti, cariche di dolcezza, di speranza, di comprensione. Per i giovani studenti e futuri sacerdoti, nel tempo che fu rettore del seminario, fu uno straordinario esempio di integrità, di impegno quotidiano e di alta spiritualità. Aveva inoltre una profonda devozione per la Madonna, che lo portava a consumarsi le mani nella recita ininterrotta e quotidiana del Santo Rosario.
L’inizio della causa di beatificazione è un atto fortemente voluto dall’abate di Montevergine, padre Riccardo Luca Guariglia che, in prima persona, dal 1981 fino al 2000, anno del transito del servo di Dio, ebbe modo di saggiarne le straordinarie doti umane che furono determinanti nel processo di crescita spirituale di tutti i giovani monaci di quel periodo. Per tale ragione il padre abate ha nominato il padre Massimiliano Noviello quale postulatore della causa relativa a padre Emilio Colombo.

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