Polonia: mons. Gadecki (presidente dei vescovi), richiesta di dichiarare Giovanni Paolo II “dottore della Chiesa” e compatrono d’Europa

“I ventisette anni del pontificato di Giovanni Paolo II hanno un’importanza sostanziale per la Chiesa e per il mondo, sia per quanto riguarda i suoi insegnamenti sia il loro impatto sociale”: lo ha scritto mons. Stanisław Gadecki, presidente dei vescovi polacchi e vicepresidente del Ccee, nella lettera rivolta ai suoi omologhi in tutto il mondo, chiedendo di appoggiare la richiesta di dichiarare Giovanni Paolo II “dottore della Chiesa”. Inoltre, il presule, come informa l’ufficio stampa della Conferenza episcopale polacca, ha chiesto ai presidenti degli Episcopati europei di aderire all’iniziativa che vorrebbe vedere nella figura del Papa polacco uno dei compatroni d’Europa. “I cinquant’anni della dominazione sovietica in Europa centrale e orientale fecero sì che fino a poco tempo fa, nell’opinione di molte persone, ad appartenere all’Europa fossero solo Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Paesi scandinavi”, osserva il presule che sottolinea: “Possiamo dire quindi che Giovanni Paolo II ‘abbia estratto dall’inesistenza’ con il suo magnifico patrimonio la metà del continente europeo, avente le stesse radici culturali cristiane”.
Sul server dell’agenzia di stampa polacca Kai è attivo il sito dedicato all’iniziativa dei sacerdoti polacchi che sostengono la richiesta di mons. Gadecki e rilevano che “il pontificato di Giovanni Paolo II, la sua testimonianza di preghiera e della sofferenza abbiano formato il loro sacerdozio e, indipendentemente dall’età, abbiano influenzato la generazione di Giovanni Paolo II”. Il sito https://ekai.pl/formularz-jp2-doktorem-kosciola ha già raccolto oltre 1.100 adesioni di sacerdoti polacchi.

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