“Come leader nel settore fieristico e delle grandi esposizioni commerciali, siete convenuti qui non solo come professionisti dell’organizzazione, ma perché cercate mediante il vostro lavoro di contribuire a un’economia globale più giusta e umana”. È il saluto del Papa ai partecipanti all’Ufi – Global Ceo Summit (Unione delle Fiere Internazionali), che riunisce amministratori delegati e presidenti dei più importanti enti organizzatori di fiere ed eventi del mondo, in corso a Roma dal 5 al 7 febbraio. “Fiere ed esposizioni non solo hanno effetti positivi sulle economie regionali e sui mercati del lavoro, ma offrono anche opportunità significative per mostrare al mondo intero la ricca diversità e bellezza delle culture e degli ecosistemi locali”, ha affermato Francesco, secondo il quale “le esposizioni internazionali contribuiscono alla crescita di una cultura dell’incontro, che rafforza i legami di solidarietà e favorisce l’arricchimento reciproco tra i membri della famiglia umana”. “Promuovere l’inclusione, la cura della casa comune e lo sviluppo integrale di individui e popoli”, il compito affidato dal Papa ai presenti: “Queste preoccupazioni etiche – ha puntualizzato – non sono secondarie, ma essenziali per costruire un’economia in cui i rendimenti finanziari non rappresentano l’unica variabile per misurare il successo”.