“Non è più tempo di stare a guardare, non è più tempo di giocare in difesa”. Ne è convinta Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, intervenuta oggi al Simposio internazionale su “La pedagogia della santità”, in corso a Roma. “Dobbiamo uscire dalle zone di comfort che a volte sono le nostre parrocchie, le nostre sagrestie”, ha detto la relatrice a proposito della vocazione “in uscita” dei laici. “C’è un vivere civile da ricostruire, c’è una comunità sociale e politica da rifondare a tutti i suoi livelli”, la tesi di Enoc: “Il quartiere, il paese, la città, la nazione, l’Europa, il mondo intero. Ritrovare il senso dello stare insieme, riorganizzare la società a partire dai bisogni dei più deboli. È questa la sfida per i laici cristiani di oggi”. Tre gli aspetti prioritari del ruolo dei laici indicati dalla relatrice: “La passione per l’umanità di Dio e quindi la passione per l’uomo, il contatto concreto e quotidiano con l’umanità, senza paura di sbagliare o di sporcarci le mani”; “il lavoro come vocazione e missione, da svolgere con intelligenza e competenza”; uno stile di vita improntato a “verità, giustizia e sobrietà”.