Introdurre una “green facility per favorire gli investimenti verdi e superare la rigidità attuale del Patto di stabilità e crescita che, nella nostra prospettiva di governo, dovrebbe diventare in modo più consono un Patto di crescita e stabilità”. È la proposta avanzata dall’Italia alla Commissione Ue che il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha reso pubblica intervenendo al Question time nell’aula di Palazzo Madama.
“Il fondo Green New Deal finanziato per il periodo 2020-2023 ammonta a circa 4 miliardi di euro e può generare un impatto superiore sul reddito nazionale, in virtù dell’effetto leva ottenuto grazie alle garanzie fornite su progetti d’investimento green”, ha ricordato il premier, sottolineando come sia importante “promuovere la transizione economica e sociale in particolare nelle regioni più dipendenti da energie fossili”. “Il governo – ha proseguito – sta valutando la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal Just Transition Fund in particolare per il polo di Taranto. È stato anche oggetto di discussione nell’incontro avuto ieri l’altro tra me e la presidente Ursula von der Leyen. Ho trovato un’apertura che andrà verificata in concreto”, ha riconosciuto Conte.
Secondo quanto affermato dal premier, “l’Italia si mostra aperta a sostenere in sede comunitaria soluzioni volte a definire un trattamento più favorevole degli investimenti. In particolare quelli collegati al Green New Deal e all’innovazione pur nel quadro della sostenibilità della finanza pubblica”.
Conte ha poi ricordato che “ieri è stata lanciata ufficialmente una procedura di consultazione pubblica sullo stato della governance economica europea e sul suo futuro. Entro la fine del 2020 la Commissione Ue effettuerà una riflessione sul futuro e sulle possibili evoluzioni della governance economica a partire dalle opinioni e dalle proposte che saranno raccolte nella prima metà dell’anno”. “Un’occasione confido proficua – si è augurato Conte – per modificare le regole fiscali contenute nel Patto di stabilità e crescita. L’Italia darà il suo contributo affinché le nuove regole e i criteri d’interpretazione delle stesse siano in grado di favorire e promuovere gli investimenti verdi”.