Lavoro: Censis-Eudaimon, “disuguaglianza salariale in atto nelle aziende che convive con le paure dei lavoratori”

Dal rapporto Censis-Eudaimon, diffuso oggi, dedicato a lavoro e welfare aziendale, “per il 58% degli intervistati (il 63% tra gli operai) in futuro si guadagnerà meno di oggi”. E per il 50% “si avranno minori tutele, garanzie e protezioni”. In questo caso le percentuali restano elevate tra dirigenti e quadri (54%), operai (52%) e impiegati (49%). “Forte è anche il timore di nuovi conflitti in azienda: per il 52% dei lavoratori (il 58% degli operai) sarà più difficile trovare obiettivi comuni tra imprenditori, manager e lavoratori”. Fatto 100 lo stipendio medio italiano, nei settori tecnologici il valore sale a 184,1 mentre negli altri comparti scende a 93,5: “Sono i numeri di una disuguaglianza salariale in atto nelle aziende italiane che convive con le paure dei lavoratori e certifica l’esistenza di un gap tra chi oggi lavora con le nuove tecnologie e chi no”. Ancora: “Per due lavoratori su tre che già ne beneficiano (il 66%), il welfare aziendale sta migliorando la loro qualità della vita. Le percentuali sono elevate tra dirigenti e quadri (89%), lavoratori intermedi (60%), operai (79%)”. Guardando al futuro, il 54% dei lavoratori “è convinto che gli strumenti di welfare aziendale potranno migliorare il benessere in azienda. E in vista dell’arrivo di robot e intelligenza artificiale, il welfare aziendale viene annoverato tra le cose positive che si possono ottenere in un futuro immaginato con meno lavoro, meno reddito e minori tutele”.

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