(Bruxelles) La Commissione affari legali della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), organismo composto da esperti legali incaricati dalle Conferenze episcopali dell’Ue, ha “avviato un dialogo con la Corte di giustizia dell’Ue”, secondo quanto riferisce una nota della stessa Comece. L’inizio di questo rapporto risale al 31 gennaio scorso, quando una delegazione della Commissione legale ha incontrato diversi giudici della Corte “per discutere del crescente impatto della giurisprudenza della Corte nei sistemi giuridici degli Stati membri”. Secondo mons. Theodorus Hoogenboom, che presiede il gruppo di esperti della Chiesa cattolica, si è trattato di un “dialogo fruttuoso” che ha “portato all’attenzione dei giudici le specificità giuridiche e alcuni punti chiave della Chiesa cattolica nell’Ue”. Nel confronto si è ragionato “sull’importanza della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue” e “su ambiti cruciali affrontati dalla giurisprudenza della Corte, tra cui la non discriminazione, il diritto di famiglia transfrontaliero e le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato”. La “protezione prevista dall’articolo 17 del Trattato, nei confronti delle relazioni Stato-Chiesa” è stato oggetto di confronto.