“La città sta vivendo un momento certo non facile. Non perdiamo la speranza e viviamo il momento come occasione positiva di rinascita e ricostruzione delle relazioni civili ed ecclesiali. Sono certo che stanno germogliando nella città e nel territorio iniziative positive e ricche di creatività, capaci di risvegliare le coscienze alla legalità e portatrici di un futuro bello e sano”. Lo scrive l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Franco Moscone, nel messaggio per la festa del patrono della città di Manfredonia e dell’arcidiocesi, san Lorenzo Maiorano. Il comune di Manfredonia è stato sciolto per mafia e già qualche mese fa l’arcivescovo aveva offerto la sua analisi, per comprendere il sistema di corruzione sorto e alcuni meccanismi che lo hanno favorito.
Il presule, in occasione del messaggio per la festa del patrono, vuole ribadire l’appello rivolto al termine della processione della Madonna di Siponto il 31 agosto scorso: “Manfredonia ri-alzati! Reagisci convinta contro la rassegnazione e l’inedia, avvia processi educativi a tutti i livelli di relazione, scegli pratiche lavorative ed economiche corrette e legali, che rifiutino tentazioni corruttive e clientelari, convinciti che il bene comune precede l’interesse individuale e che il secondo produce solamente se innestato sul primo!”.
A queste condizioni “di sicuro il nostro pastore e ‘primo cittadino’, san Lorenzo Maiorano, ci sarà di continuo conforto e stimolo per fuggire ogni paura e a diventare tutti protagonisti per il bene della nostra città e della nostra Chiesa”. Infatti, al patrono “tanto la Chiesa sipontina come la città di Manfredonia sono debitrici delle basi evangeliche e delle condizioni civili del vivere insieme e del testimoniare la fede cristiana. Da lui riparte lo sviluppo della Chiesa e della città dopo tempi difficili, ridando vita e forza all’identità originale e all’eredità culturale dell’antica Siponto. Guardando al suo esempio possiamo non solo richiedere la sua sicura protezione, ma soprattutto trarre l’esempio per una vita civile sana ed una testimonianza di Chiesa limpida”.