“Sono felice di questo incontro con voi alla conclusione di una tappa del cammino che state percorrendo sotto la materna guida della Chiesa. Voi, Legionari di Cristo, avete da poco concluso il Capitolo generale e voi, consacrate e laici consacrati del Regnum Christi, le vostre assemblee generali. Sono stati eventi elettivi dei nuovi governi generali, conclusione di una tappa del cammino che state facendo. Ciò significa che esso non è compiuto, ma deve proseguire”. Lo si legge nel discorso di Papa Francesco trasmesso ai partecipanti al Capitolo generale dei Legionari di Cristo, e alle assemblee generali del Regnum Christi. “I comportamenti delittuosi tenuti dal vostro fondatore, il padre Marcial Maciel Degollado, che sono emersi nella loro gravità, hanno prodotto in tutta l’ampia realtà del Regnum Christi una forte crisi tanto istituzionale quanto delle singole persone. Infatti, da una parte non si può negare che egli stato il fondatore ‘storico di tutta la realtà che rappresentate, ma dall’altra non lo potete ritenere come un esempio di santità da imitare. È riuscito a farsi considerare un punto di riferimento, mediante una illusione che era riuscito a creare con la sua doppia vita. Inoltre, il suo lungo governo personalizzato aveva in una qualche misura inquinato il carisma che originariamente lo Spirito aveva donato alla Chiesa”.
“Di fronte alla scoperta di questa situazione, la Chiesa non ha fatto mancare la sua sollecitudine materna e vi è venuta incontro con diversi mezzi, ponendovi accanto persone di grande sensibilità umana e pastorale, nonché di riconosciuta competenza giuridica. Tra di esse desidero ricordare il compianto cardinale Velasio De Paolis, Delegato pontificio”. Le nuove Costituzioni e i nuovi Statuti “sono – afferma il Papa – veramente “nuovi”, sia perché riflettono un nuovo spirito e una nuova visione della vita religiosa coerenti con il Concilio Vaticano II e gli indirizzi della Santa Sede, sia perché sono il prodotto di un lavoro di tre anni, in cui sono state coinvolte tutte le vostre comunità e che ha portato ad un cambiamento di mentalità. È stato un evento che ha comportato una vera conversione del cuore e della mente. Questo è stato possibile perché siete stati docili agli aiuti e ai sostegni che la Chiesa vi ha offerto”. Bergoglio auspica che “i vostri nuovi governi siano consapevoli che il cammino di rinnovamento non è terminato, perché il cambiamento di mentalità nelle singole persone e in una istituzione richiede molto tempo di assimilazione, quindi una continua conversione”.