Sono rientrate nella serata di ieri ad Asti le 32 persone anziane che erano ad Alassio, ospiti nell’albergo dove sono stati rilevati nei giorni scorsi casi positivi al coronavirus Covid-19. A riportarli a casa sono stati due pullman, uno per le persone risultate negative alle analisi e un altro con quelle positive e asintomatiche (una ventina in totale). Contrariamente a quanto ipotizzato negli ultimi giorni, tutte le persone – ha spiegato la Regione Piemonte – verranno messe in isolamento domiciliare, sotto stretta sorveglianza attiva dell’Asl. Dimessi dall’ospedale San Martino di Genova gli altri quattro astigiani che erano stati ricoverati dopo la positività al test: per loro è ormai passata la fase più acuta della malattia e verranno portati nelle loro abitazioni con obbligo di isolamento.
L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha precisato che sono state già effettuate tutte le indagini epidemiologiche e che c’è la certezza che tutti i nuovi contagi sono riconducibili al focolaio lombardo, per cui non c’è alcun focolaio piemontese come già aveva dichiarato il presidente Alberto Cirio.
Intanto, in tutta la Regione si è in attesa di novità circa l’ordinanza con le misure di contenimento valide fino a tutta la giornata di domenica 1° marzo. In Piemonte si auspica un graduale ritorno alla normalità dalla prossima settimana e si aspetta il decreto del Governo che potrebbe prevedere una differenziazione di misure fra Regioni, distinguendo fra le varie zone e imponendo misure diverse a seconda della distanza dai focolai.