Un’aggressione a un missionario statunitense del Pime, padre Dennis Koltz, alla presenza di un confratello italiano, padre Sisto Magro, originario di Treviso. L’episodio è accaduto nella zona rurale della diocesi di Macapá, nello Stato brasiliano dell’Amapá, nel nord del Paese, alle porte della foresta amazzonica. Come riferisce oggi il sito della rivista missionaria “Mondo e Missione”, l’aggressione è avvenuta martedì scorso, ad opera di un “fazendero”, un proprietario terriero, che ha colpito ripetutamente il missionario e speronato l’automobile sulla quale viaggiavano i due missionari del Pime.
L’episodio è avvenuto nel quartiere rurale di Campina de Sao Benedito. I due missionari, attivi nella pastorale della terra, procedevano in automobile, quando si sono fermati in prossimità di una grande fazenda, e il missionario statunitense è sceso per scattare una foto alla targa (che deve essere esposta per legge bene in vista e che in questo caso era invece piuttosto nascosta), per verificare le informazioni riguardanti la proprietà del terreno. L’intento era quello di verificare la regolarità delle licenze relative a quei lotti di terreno.
In quel momento è corso incontro a padre Dennis un uomo che si è dichiarato il proprietario della fazenda; dopo una discussione verbale, lo ha ripetutamente aggredito, colpendolo più volte al volto e al costato, per fortuna senza grandi conseguenze; ha cercato anche di prendere e rompere le chiavi dell’auto dei due missionari; quindi, salito sulla sua auto, ha più volte speronato la macchina di padre Denis e padre Sisto, distruggendo la fiancata destra. Inoltre, il proprietario della fazenda ha denunciato padre Dennis, giustificando le sue azioni come difesa a un tentativo di aggressione. La relazione di padre Sisto è costituita da base per il comunicato con il quale la diocesi di Macapá denuncia l’episodio e difende i due missionari. Ma grande è la preoccupazione, per un episodio che conferma il clima di sopraffazione e violenza che si vive in Brasile, spesso a causa della sostanziale impunità concessa ai grandi proprietari terrieri.