(Londra) “La proposta britannica per l’avvio dei negoziati con la Ue non ha nulla a che fare con l’economia ed è guidata da un’ideologia nazionalista euroscettica che non può portare da nessuna parte perché ogni Paese nel mondo è dipendente dagli altri”. Michael Keating (nella foto), docente di politica nelle università di Aberdeen e Edimburgo, politologo, europeista e autore del volume “Rescaling the European State”, “Ribilanciare lo stato europeo”, commenta così, per il Sir, la strategia negoziale di Boris Johnson, contenuta nel documento intitolato “The Future Relationship with the Eu. The Uk’s Approach to Negotiations”, “Il rapporto futuro con la Ue. L’approccio del Regno Unito ai negoziati” pubblicato ieri sul sito del governo britannico (https://www.gov.uk/). “Non vi sarà alcun accordo commerciale tra Regno Unito e Ue oppure vi sarà un trattato di portata molto limitata, con l’adozione delle tariffe dell’Organizzazione mondiale del commercio e l’applicazione di alcuni regolamenti esistenti per evitare il caos”. Questa la previsione dell’esperto per i prossimi negoziati che cominceranno il 2 marzo. “Il Regno Unito vuole completo accesso al mercato unico senza rispettare le regole”, dice ancora Keating. “Ma come può la Ue abolire tutte le tariffe sui prodotti della manifattura e riconoscere i servizi senza proteggersi chiedendo il rispetto delle varie normative europee?”.