“La quarantena imposta ai soli membri degli equipaggi delle Ong e alle persone migranti che arrivano dalla Libia ha un solo nome: discriminazione”. Lo dice Alessandra Sciurba, presidente di Mediterranea Saving Humans, in riferimento alle misure disposte per gli sbarchi dei naufraghi salvati nel Mediterraneo in seguito all’emergenza sanitaria Coronavirus. Ciò avviene “a differenza di tutte le altre navi commerciali”, che “continuano indisturbate i loro viaggi e relativi sbarchi”. Peraltro, “nelle navi delle Ong ci sono medici e precauzioni sanitarie molto rigide”. “Fermarle è solo pregiudizio che si fa prassi approfittando di un momento di shock collettivo per non perdere un’altra occasione di criminalizzare chi soccorre in mare i profughi di guerra – sostiene Sciurba -. E quel mare, intanto, resta vuoto ancora una volta. Ancora una volta le navi della salvezza sono incatenate alle banchine mentre la gente annega. Aggiungete anche quei morti nelle stime delle vittime del contagio”.