(Bruxelles) “L’impatto sul turismo e sul trasporto aereo è già evidente. E questo è solo l’inizio”: il commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, ha annunciato oggi, a nome dell’esecutivo, l’avvio di un’analisi a livello comunitario degli effetti dell’epidemia Covid-19 sull’industria e sulle imprese europee. L’impatto del coronavirus grava sull’Italia, ma non solo. “250mila cinesi non hanno viaggiato tra gennaio e febbraio, il che rappresenta una perdita di due milioni di pernottamenti”. Anche i vettori europei saranno interessati da un calo di passeggeri. Il commissario Breton ha chiesto agli Stati membri di “inviare dati aggregati sull’impatto sulle catene di approvvigionamento”. Il commissario e i ministri responsabili dell’industria si incontreranno di nuovo tra un mese, al prossimo Consiglio informale sulla competitività, in Croazia, “per esaminare i risultati” dell’indagine. “Se necessario, un Consiglio formale potrebbe essere dedicato esclusivamente a questo problema nelle settimane successive”. Nel frattempo il meccanismo di protezione civile dell’Ue si è attivato per fornire all’Italia grandi quantità di mascherine protettive. Il commissario Janez Lenarčič, coordinatrice della gestione delle crisi, ha dichiarato: “L’Italia fa parte della nostra famiglia europea e faremo tutto il possibile per aiutarla. Siamo in contatto permanente con le autorità di protezione civile italiane. Come abbiamo detto fin dall’inizio, si tratta di un virus che non conosce confini e tutti i Paesi dovrebbero mostrare solidarietà”.