“Il primo pensiero, che si trasforma in preghiera orante di tutta la comunità, si rivolge a quanti quotidianamente sono impegnati per affrontare questo delicato momento di emergenza sanitaria. La nostra preghiera si fa vicinanza alle persone e alle famiglie che, in questi giorni, si trovano a vivere la preoccupazione per la salute dei propri cari: il Signore non fa mancare il suo conforto a chi soffre e la sua vicinanza a chi tutti i giorni, in diverso modo, è impegnato a risolvere questo momento di crisi, con un particolare pensiero rivolto a tutti gli operatori sanitari”. Così una nota della diocesi di Aversa sull’emergenza legata alla diffusione in Italia del coronavirus.
La diocesi ricorda a tutti la necessità di prendere in considerazione le indicazioni igieniche e comportamentali suggerite dagli organi di Stato e dalla Conferenza episcopale italiana. In particolare, si chiede che “la Comunione eucaristica sia distribuita sulla mano (secondo norme liturgiche vigenti) per evitare che la saliva, come potrebbe accadere nel caso della particola ricevuta in bocca, diventi strumento di diffusione dell’infezione; si ometta lo scambio di pace (gesto che, si ricorda, è facoltativo); si svuotino le acquasantiere; si puliscano le superfici che i fedeli toccano con le mani (panche, maniglie delle porte…) con disinfettanti a base di cloro o alcool.”
Inoltre, la diocesi invita a “lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi o utilizzando un disinfettante per mani a base di alcool”, ma a fare il tutto “senza creare allarmismi tra la gente e cercando di metterla a proprio agio nelle celebrazioni”.
La nota precisa: “Circa lo svolgimento della vita pastorale nelle nostre comunità, non saranno limitate le ordinarie attività parrocchiali, rispettando comunque le situazioni di preoccupazione dei singoli fedeli”.
“In comunione di preghiera continueremo a pregare fiduciosi il buon Dio che sempre ci accompagna nei momenti difficili della vita”, conclude la diocesi che assicura: “Qualora verranno date altre indicazioni dagli organi competenti, informeremo prontamente tramite i nostri canali di comunicazione (sito diocesano, comunicati, social network)”.