Clericus cup: mons. Sánchez de Toca (Pcc), “sport come occasione di crescita per i ragazzi e parte integrante della pastorale”

(Foto Siciliani-Gennari/sir)

“Fare dello sport uno strumento di pastorale, per i giovani e non solo”. È l’invito di mons. Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura (Pcc) e presidente di Athletica Vaticana, ai giovani sacerdoti e seminaristi che anche quest’anno scenderanno in campo dal 7 marzo per la Clericus Cup (finali il 30 maggio). Intervenendo alla presentazione, oggi a Roma, del mondiale calcistico della Chiesa che quest’anno ha come slogan “Pray and play”, Sánchez ha spiegato perché il Consiglio della cultura concede da anni il patrocinio all’iniziativa: “Lo sport è un fenomeno culturale del nostro tempo. Alcuni lo vivono come una religione, ma è certo un fenomeno culturale di massa. Ma più importante di questa dimensione culturale da proteggere dalle degenerazioni che circondano e minacciano il mondo dello sport – violenza, razzismo, mercificazione, abusi, doping, partite truccate – è la dimensione educativa”.

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Secondo il presidente di Athletica Vaticana, “non basta giocare, noi non giochiamo e basta. Certo, si gioca per il piacere di giocare, per divertirsi ma per noi sacerdoti lo sport ha necessariamente un’altra dimensione, quella educativa”. “Dopo il soggiorno a Roma  – ha aggiunto rivolgendosi ai giovani calciatori – siete chiamati a incarichi di responsabilità nelle vostre diocesi, come formatori e educatori. Qui avete l’opportunità di imparare come fare dello sport uno strumento di pastorale. Che il gioco abbia un grande potenziale educativo lo hanno capito i grandi santi educatori, da san Filippo Neri a san Giovanni Bosco e a don Pino Puglisi che ha pagato con il sangue la sua scelta educativa di sottrarre attraverso lo sport i bambini alla mafia”.  Di qui il monito: “Approfittate del vostro soggiorno in Italia per imparare cosa è l’oratorio, una bella commistione di ‘pray and play’, e come funziona, perché è un modello di pastorale che si può esportare. Approfittate di questa opportunità per capire come fare dello sport un’occasione di crescita per i ragazzi integratanella pastorale. Questo, mi sembra, il senso profondo della Clericus cup”.

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