Questa mattina il nunzio apostolico in Bulgaria, mons. Anselmo Guido Pecorari, ha donato al patriarca bulgaro Neofit, a nome di Papa Francesco, frammenti delle reliquie di san Clemente Papa e del primo martire di Sofia, san Potito. La consegna delle reliquie è avvenuta nella residenza di Neofit a Sofia quale seguito della visita apostolica di Papa Francesco in Bulgaria nel maggio del 2019 e nella qualità di patriarca di metropolita di Sofia. Nel ricevere il dono pontificio, Neofit ha affermato come “la testimonianza della fede dei santi e dei martiri di Cristo sia una chiara prova delle nostre buone relazioni, che rimangono e continueranno ad esistere nella pace, nella comprensione e nel rispetto reciproco”. “È una grande benedizione per la nostra Chiesa ortodossa bulgara – ha affermato il patriarca -, come custode e continuatrice dell’opera dei santi fratelli Cirillo e Metodio e dei loro santi discepoli, ricevere un pezzo delle sante reliquie del venerabile Papa Clemente, fondatore della Chiesa di Serdica e suo primo vescovo, come un ponte spirituale tra la chiesa di Bulgaria e la chiesa di Roma”. Inoltre, Neofit ha ricordato il consueto pellegrinaggio di membri della Chiesa ortodossa bulgara nella basilica di San Clemente a Roma ogni 24 maggio, festa dei Ss. Cirillo e Metodio.
Continuando il suo discorso, il capo della Chiesa ortodossa di Bulgaria ha evocato “le altre due reliquie donate dai pontefici romani alla Chiesa ortodossa di Bulgaria – quelle di san Dacio di Dorostol da Giovanni Paolo II nel 2002 e di san Giorgio martire da Benedetto XVI nel 2006. Il patriarca Neofit è stato accompagnato dal vescovo Policarpo, suo vicario per la città di Sofia, il reverendo Vasilij, segretario generale dell’arcidiocesi di Sofia, mentre la delegazione della Chiesa cattolica in Bulgaria comprendeva oltre al rappresentante pontificio, il presidente dei vescovi bulgari, mons. Christo Proykov, il vicario generale della diocesi di Nicopoli, mons. Strahil Kavalenov.