Il Regno Unito ha deciso di dare priorità, nelle trattative che partiranno con la Ue il 2 marzo, ai settori che considera più importanti e sui quali gli altri ventisette Paesi hanno maggiore controllo: i servizi finanziari e il flusso di informazioni elettroniche. La scelta è contenuta nel documento intitolato “The Future Relationship with the EU. The UK’s Approach to Negotiations”, “Il rapporto futuro con la Ue. L’approccio del Regno Unito ai negoziati” appena pubblicato sul sito del governo (https://www.gov.uk/) che rappresenta la posizione negoziale britannica. Viene esclusa qualsiasi giurisdizione per la Corte europea di giustizia. Il mandato britannico vuole anche ottenere accordi separati sui settori della pesca, nel quale Boris Johnson ha detto più volte di voler proteggere gli interessi britannici, dell’aviazione, dell’energia e dell’immigrazione. Mentre l’Ue chiede che si giunga a un unico accordo che comprenda ciascuna di queste materie. Sempre nel mandato britannico, anche la speranza che un accordo diventi chiaro entro giugno per essere finalizzato il prossimo settembre. Un termine ultimo che la Ue e anche molti esperti hanno definito più volte non realistico per un accordo commerciale di questa importanza.