“Ci auguriamo di poter accogliere nella nostra comunità diocesana una terza famiglia di profughi che raggiungono periodicamente l’Italia con i corridoi umanitari”. Lo auspica il direttore della Caritas di Perugia, Giancarlo Pecetti, in occasione della Quaresima. “Dall’inizio della guerra in Siria sono 6 milioni i profughi fuggiti nei Paesi confinanti, di cui molti cristiani. Anche la nostra comunità diocesana, da sempre accogliente e solidale, non farà cadere nel vuoto l’appello rivolto a quanti possono mettere a disposizione del progetto un appartamento arredato per quattro/cinque persone, per uno/due anni, sotto la tutela della Caritas diocesana”, aggiunge il direttore della Caritas perugina. Nell’arcidiocesi perugino-pievese, negli ultimi tre anni, sono giunte due famiglie siriane di cui una vive in un appartamento messo a disposizione da un’anziana perugina in comodato d’uso gratuito. Questa famiglia (papà, mamma e due figli) è arrivata a Perugia tre anni fa ed è integrata con il marito che lavora in una cooperativa del settore alimentare e la moglie sta svolgendo un master in comunicazione internazionale all’Università per stranieri. La seconda famiglia, giunta un anno e mezzo fa, anch’essa composta da due adulti e due minori, è attualmente sostenuta economicamente dalla Caritas, con entrambi i genitori in cerca di occupazione, ospitata in un appartamento in affitto.
La Caritas diocesana dedicherà la “Quaresima di Carità 2020” così proprio alla maggiore conoscenza del progetto dei “corridoi umanitari”, invitando le famiglie proprietarie di immobili non utilizzati a metterli a disposizione per questo tipo di accoglienza, oltre a promuovere, nella Terza Domenica di Quaresima (15 marzo), la raccolta di offerte per sostenere questo progetto.