Dopo l’appoggio personale di alcuni vescovi, anche la Conferenza episcopale messicana, attraverso una nota del suo Consiglio di presidenza, manifesta il proprio all’iniziativa allo sciopero delle donne messicane #UnDíaSinNosotras, che si svolgerà il 9 marzo. La manifestazione è stata convocata in seguito alle violenze e ai femminicidi che hanno scosso il Messico, “fatti che ci spingono alla riflessione sulle attuali sfide dei diritti umani fondamentali nel nostro Paese”, riflettono i vescovi.
“Come Chiesa cattolica – si legge ancora – ribadiamo anche il nostro impegno e ci assumiamo la responsabilità nella costruzione di un Messico in pace, libero dalla violenza sui suoi diversi volti, in particolare quello che attacca e offende le donne”.
Allo stesso tempo, “rivolgiamo un appello perché questo tipo di manifestazioni sociali non crei divisione, per motivi politici o per ideologie o espressioni religiose, ma invece, al contrario, si precisi e si manifesti un’intenzione genuina; e che ogni manifestazione o espressione pubblica sia la porta per aprire il dialogo, alla ricerca di una società più equa, che garantisca il diritto di tutte le persone, soprattutto le donne, di vivere senza paura, di trovare spazi di sviluppo, liberi e sicuri, dove la loro dignità e integrità siano rispettate”.
Coerentemente con questa dichiarazione, conclude la presidenza della Cem, “sosteniamo la libera decisione delle religiose e delle colleghe laiche che lavorano alla Conferenza dell’Episcopato messicano, di aderire a questa iniziativa nel modo che ritengono opportuno”.