Notizie Sir del giorno: coronavirus, Brexit, terrorismo, Honduras, Pennisi su omicidio a Terrasini, vescovi Foggiano su criminalità

Coronavirus Covid-19: Protezione civile, alle 18 sono 322 i contagiati in Italia. 11 i decessi totali, 4 nelle ultime ore

In Italia, per il coronavirus Covid-19, sono alle 18 di oggi 322 le persone contagiate, 39 in più rispetto al numero fornito alle 12. A dare l’aggiornamento dei numeri riguardanti l’emergenza coronavirus Covid-19 è stato il capo della Protezione civile e commissario straordinario, Angelo Borrelli. Per quanto riguarda i decessi sono saliti a 11, nelle ultime ore. Si tratta di tre ultraottantenni morti in Lombardia e di una donna 76enne in Veneto. L’ultima morte è stata comunicata successivamente al bollettino letto da Borrelli poco dopo le 18. Al momento risulta 1 sola persona guarita, il giovane ricercatore che era stato curato allo Spallanzani di Roma. Delle persone attualmente contagiate, 240 sono in Lombardia (con un incremento di 28 unità rispetto alle 12 di oggi), 43 in Veneto (+5), 26 in Emilia-Romagna (+3), 3 in Piemonte, 3 in Lazio, 3 in Sicilia (alla donna risultata positiva in mattinata si sono aggiunte altre 2 persone della stessa comitiva proveniente dal Bergamasco), 2 in Toscana, 1 in Liguria (ad Alassio, proveniente dall’area rossa del Lodigiano), 1 nella Provincia di Bolzano. Ad oggi, ha spiegato Borrelli, sono stati oltre 8.600 le prove di laboratorio (tamponi) effettuate per verificare il contagio. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Conte, “sistema sanitario d’eccellenza e politica sanitaria di massimo rigore produrranno a breve un effetto contenitivo”

“L’Italia sta rivelando a tutto il mondo” i dati relativi a contagiati da coronavirus Covid-19 e ai relativi decessi. “Ma questo non deve lasciare nessun fraintendimento: il nostro sistema sanitario è eccellente, le nostre misure di cautela sono di massimo rigore. E confidiamo che in virtù del combinato disposto di un sistema sanitario d’eccellenza e di un indirizzo di politica sanitaria di massimo rigore noi produrremo nei prossimi giorni un effetto contenitivo della diffusione del virus”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile dopo la riunione con i rappresentanti di Regioni, Province Autonome e Comuni. Il premier, che ha annunciato un’ordinanza per assicurare “la massima uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale” anche per le Regioni che in questo momento non hanno degli epicentri di contagio da coronavirus, ha precisato che per ora in queste aree “non c’è motivo di adottare misure severe, restrittive” ma “vanno adottate misure di cautela”. Lontano dai focolai “non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche” ma “possiamo sospendere i viaggi d’istruzione e le attività di cui in questo momento possiamo fare a meno”. “Non ha ragione d’esistere la sospensione di attività produttive, scolastiche”. Alle delegazione di Oms e Ue in visita oggi in Italia, il governo ha voluto dare il messaggio che siamo “un Paese sicuro, forse più di tanti altri, in cui si può viaggiare e fare turismo”. (clicca qui)

Brexit: Ue-Regno Unito, negoziati dalla prossima settimana. Von der Leyen, “partnership ambiziosa, proteggere i cittadini”

(Bruxelles) La Commissione europea “accoglie con favore la decisione odierna del Consiglio di autorizzare l’apertura dei futuri negoziati di partenariato con il Regno Unito”. I negoziati formali per il post-Brexit con il Regno Unito inizieranno la settimana del 2 marzo. “Le direttive di negoziato adottate oggi si basano sul progetto di raccomandazione presentato dalla Commissione il 3 febbraio 2020”. Le direttive di negoziato globali “definiscono la portata e i termini del futuro partenariato che l’Unione europea prevede con il Regno Unito. Tali direttive riguardano tutti i settori di interesse per i negoziati, compresa la cooperazione commerciale ed economica, le forze dell’ordine e la cooperazione giudiziaria in materia penale, la politica estera, la sicurezza e la difesa, la partecipazione ai programmi dell’Unione e altri settori tematici di cooperazione”. Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, afferma: “Ora siamo pronti per iniziare i negoziati con il Regno Unito. Vogliamo costruire una partnership futura stretta e ambiziosa, poiché questo è nel miglior interesse delle persone su entrambi i lati della Manica. Lavoreremo il più duramente possibile per ottenere il miglior risultato possibile”. (clicca qui)

Terrorismo: Rapporto React, “390 morti e 2.359 feriti per terrorismo di matrice jihadista dal 2014 al 2019”

“390 morti e 2.359 feriti per terrorismo di matrice jihadista (120 azioni violente) dal 2014 al 2019; sette attacchi su dieci si sono concentrati nel periodo di massima espansione dello Stato islamico (2015-2017). Il 56% degli attacchi è registrato come fallimentare, il 22% un successo tattico, il 78% ha ottenuto un risultato significativo in termini di danni riuscendo a condizionare le normali attività degli apparati pubblici o di mobilità urbana. Con questo risultato il terrorismo non mira solo ad uccidere e ferire, ma a dividere le nostre società e a diffondere odio e intolleranza”. Sono questi solo alcuni dei dati contenuti nel primo “Rapporto sul terrorismo e il radicalismo islamico in Europa” di React, l’Osservatorio sul radicalismo e il contrasto al terrorismo. Il Rapporto, ha spiegato il direttore esecutivo dell’Osservatorio, Claudio Bertolotti mostra anche altri numeri: “18 gli attacchi terroristici ed episodi di violenza di matrice jihadista nel 2019: Francia (9), Paesi Bassi (3), Italia (2), Norvegia (2), Regno Unito (1) e Svezia (1), per un totale di 10 persone uccise e 46 ferite. La maggior parte delle azioni ha visto l’uso di coltelli (76%) e armi da fuoco (18%); solo in un caso (Lione) è stato fatto uso di esplosivi”. Dal Rapporto emerge, inoltre, la dimensione europea del nuovo terrorismo: “Degli 895 attacchi terroristici registrati nell’Ue dal 2014 al 2017, il 67% sono riconducibili a gruppi separatisti ed etno-nazionalisti, il 12% a movimenti della sinistra radicale, il 3% a gruppi appartenenti alla destra militante: solamente il 16% sono azioni di matrice jihadista. Ma sebbene gli atti riconducibili allo jihadismo siano una parte marginale del totale, sono però causa del 96% delle morti complessive”. (clicca qui)

Honduras: vescovi, appello alla riconciliazione nazionale in occasione della Quaresima

Promuovere la riconciliazione nazionale attraverso la campagna di evangelizzazione 2020, che ha il titolo: “Una comunità riconciliata costruisce un Paese nella verità e nella giustizia”. Questa la richiesta che arriva dalla Conferenza episcopale dell’Honduras (Ceh) nel messaggio per la Quaresima, nel quale si sostiene che quello quaresimale “è il tempo per bandire l’odio, la rivalità e la divisione, che minano le relazioni umane e distruggono la carità fraterna”. I vescovi scrivono che si tratta anche un momento propizio per “curare le ferite accumulate nei cuori di così tante persone; ferite che danneggiano le nostre comunità e istituzioni”. Nella lettera si sottolinea che il “frutto della conversione autentica è la riconciliazione, che può avvenire sia attraverso l’esercizio del perdono da parte di coloro che hanno ricevuto qualsiasi tipo di torto, sia attraverso la risoluzione dei conflitti”. Perciò, tenendo conto “dell’importanza e della necessità della riconciliazione nella situazione così polarizzata e piena di conflitti che viviamo in Honduras, chiediamo a tutte le comunità cristiane, parrocchie, movimenti apostolici e fedeli in generale, che promuovere il perdono e la riconciliazione”. (clicca qui)

Omicidio a Terrasini: mons. Pennisi (Monreale), “assenza di ogni sentimento umano” e “analfabetismo etico”

“Dinanzi a episodi criminosi, quale quello verificatosi ieri a Terrasini, in cui un giovane appena ventunenne, Paolo La Rosa, è stato accoltellato e ucciso da un coetaneo, come pastore e padre di questa Chiesa monrealese esprimo dolore e rammarico per la sofferenza indicibile per un giovane strappato alla vita, come pure per il giovane omicida, vittima egli stesso dell’odio criminale nel quale è cresciuto”. Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, in merito all’omicidio del giovane Paolo La Rosa, avvenuto ieri a Terrasini, in provincia di Palermo. “Ci troviamo dinanzi all’assenza di ogni sentimento umano, che porta a prevaricare, a offendere, a fare del male, a manifestare comportamenti aggressivi e, perfino, a schiacciare ed eliminare l’altro – ha aggiunto –. Siamo di fronte a un diffuso analfabetismo etico, sia nel senso dell’assenza di valori di riferimento, sia per una distorta percezione del bene e del male”. “Spero che – ha concluso Pennisi – la coscienza di tutti si svegli in modo forte su questa emergenza educativa, perché non possiamo ancora scuotere la testa e dare pacche sulle spalle di fronte a tragedie simili”. (clicca qui)

Quaresima: i vescovi del Foggiano contro i clan, “nella nostra Terra di Capitanata non ci manchi il coraggio di denunciare, reagire e agire”

“Come Pastori delle Chiese che sono in provincia di Foggia, dinanzi ai recenti avvenimenti criminosi, facciamo nostre le parole del profeta Isaia: ‘Per amore del nostro popolo non possiamo tacere!’”. Lo scrivono i vescovi della Capitanata nella lettera sulla legalità per la Quaresima, inviata ai fedeli. “Gli episodi gravi e inquietanti a cui assistiamo – omicidi, tentati omicidi, sparatorie, atti intimidatori ed estorsioni, furti e riciclaggio di denaro proveniente da spaccio e ogni tipo di malaffare – rendono l’intero nostro territorio ad alta esposizione mafiosa e impongono di convertirci a un modo di vivere più trasparente, caratterizzato da onestà, rettitudine e legalità, promuovendo una società più giusta e fraterna”. Segnalando che in quella realtà “la ‘cultura della minaccia’ corrisponde all’agire della mafia e della criminalità organizzata in genere”, i vescovi evidenziano anche che “la ‘paura’ è la risposta omertosa e malata della società civile, che, pensando di difendersi, si dà per sconfitta di fronte al male”. Nella “nostra Terra di Capitanata”, l’incoraggiamento dei vescovi, “non ci manchi il coraggio di fare un serio esame di coscienza, di denunciare, reagire e agire”. “Abbandoniamo l’egoismo e l’indifferenza. Capitanata, non lasciarti rubare la speranza”. (clicca qui)

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