Il Parlamento iracheno si appresta a votare, giovedì 27 febbraio, la fiducia al governo designato dal primo ministro Mohammed Allawi, ma i membri dell’assemblea parlamentare che occupano i cinque seggi riservati alle minoranze cristiane hanno già annunciato la loro intenzione di far mancare il loro voto di sostegno al nuovo esecutivo. Lo riferisce l’agenzia Fides. A rendere nota la posizione dei cinque parlamentari è stato il parlamentare Aswan al Kildani, appartenente alla formazione politica delle cosiddette “Brigate Babilonia”, che occupa il seggio riservato ai cristiani nella Provincia elettorale di Ninive. Aswan Salem, fratello di Rayan al Kildani (il fondatore delle “Brigate Babilonia”), in una recente intervista rilasciata alla rete televisiva Mbc Iraq ha dichiarato che i cinque deputati della “componente cristiana” non daranno il proprio voto di fiducia al governo Allawi perché il premier designato non ha avuto consultazioni con i rappresentanti delle proprie rispettive formazioni politiche e non ha reso noto il nome dell’esponente cristiano a cui intende affidare un ministero nella futura compagine governativa. Un altro parlamentare titolare di uno dei cinque seggi riservati ai cristiani ha chiarito il motivo della contesa, dichiarando che il premier incaricato Allawi avrebbe intenzione di affidare un ministero a una personalità cristiana “indipendente”, senza tener conto delle indicazioni e dei desiderata delle formazioni politiche di appartenenza dei parlamentari che occupano i cinque seggi riservati ai cristiani. Dopo le ultime elezioni politiche, avvenute nel maggio 2018, anche il patriarca caldeo Louis Raphael Sako aveva denunciato le operazioni dei partiti politici iracheni più influenti, che a giudizio di molti osservatori avevano piazzato i propri emissari anche nei seggi parlamentari riservati dal sistema istituzionale nazionale ai rappresentanti appartenenti alla componente cristiana. Secondo indiscrezioni circolate sui media iracheni, riportate anche sul website ankawa.com, il rappresentante cristiano scelto dalpremier designato Allawi per guidare il Ministero dell’Immigrazione e dei rifugiati sarebbe Wiliam Warda, giornalista ed esponente di spicco del Partito Zowaa (Assyrian Democratic Movement), premiato nel 2019 dal Dipartimento di Stato Usa all’International Religious Freedom Award. Dallo scorso ottobre, l’Iraq è in preda a una rivolta segnata da quasi 550 morti e 30.000 feriti, per lo più manifestanti, e che ha portato anche alle dimissioni del precedente governo, guidato da Adel Abdel Mahdi.