“Rinnovo l’invito a pregare, nelle case e in famiglia, con ancor maggiore intensità, in particolare per gli ammalati, per il personale sanitario e per tutti coloro che si stanno adoperando per far fronte a questa emergenza sanitaria”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, in una lettera alla diocesi in merito alle attività di prevenzione per l’emergenza da Coronavirus. Tra le disposizioni indicate, la sospensione delle celebrazioni con grande afflusso di fedeli e la raccomandazione dei “criteri di prudenza”, evitando in ogni modo concentrazioni di persone in spazi ristretti e per lungo tempo, nel caso delle messe feriali. Le chiese comunque rimarranno aperte al culto e alla preghiera individuale. Per i funerali, si dispone di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve, con la sola presenza in chiesa dei familiari. Fino a nuova disposizione, nelle messe è richiesta la sospensione dello scambio del segno di pace, la consegna della comunione sulla mano e non in bocca e la rimozione dell’acqua benedetta dalle acquasantiere. Sospesi anche gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione. Sospese anche le messe per il Mercoledì delle Ceneri. “In sostituzione di esse i fedeli sono invitati ad un momento di preghiera e digiuno in ogni famiglia: siamo tutti uniti in preghiera”.