Nel pomeriggio di oggi la diocesi di Rimini ha diramato una serie di regole dettagliate al fine di contenere e gestire l’epidemia di Covid-19 (Coronavirus). Le indicazioni, comunicate dal vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi, si allineano alle misure previste dall’ordinanza del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Emilia-Romagna per limitare il più possibile la diffusione del virus. “Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in spazi ristretti e per lungo tempo – si legge nel comunicato –. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale. Fino a nuova disposizione sono sospese le celebrazioni liturgiche con grande afflusso di fedeli”. Per quanto riguarda il Mercoledì delle Ceneri, “ove si preveda una partecipazione numerosa, la celebrazione è sospesa”. Restano sospese, al momento, le notizie sulla celebrazione della Messa di domenica 1 marzo.
Prudenza anche per i funerali, per i quali si suggerisce di non celebrare la Messa, ma di limitarsi alla liturgia della Parola con il rito delle esequie nella forma breve, qualora il numero dei partecipanti sia elevato. “Nella celebrazione eucaristica – si legge ancora – si ometta il segno della pace e si chieda ai fedeli di ricevere la Comunione sulla mano e non in bocca. Via, inoltre, l’acqua dalle acquasantiere. La visita e la benedizione delle famiglie resta sospesa, fino a nuova indicazione. Sono inoltre sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio e di dopo-scuola, oltre a quelle sportive, teatrali, cinematografiche e ogni altro genere di aggregazione, fino a nuova disposizione. Sospesi, fino a nuovo avviso, anche i servizi della Caritas, con la sola possibilità di fissare colloqui strettamente necessari previo accordo telefonico”. “Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, un frangente che ci chiede vigilanza e grande senso del bene comune. – le parole di mons. Lambiasi –. Il momento, complesso e molto delicato, ci domanda risposte serie e coordinate, ma senza allarmismi. Ci affidiamo alla preghiera della Vergine Maria, Madre della Chiesa e di tutti noi, in particolare dei poveri e dei malati”.