“Mi auguro che l’epidemia si fermi, che noi ci sentiamo tranquilli e che non diventi una questione politica”. Ad esprimere questo triplice auspicio, rispondendo alle domande dei giornalisti, è stata Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, durante la conferenza stampa di presentazione del messaggio del Papa per la Quaresima. “In Cina il picco dell’influenza sta diminuendo”, ha fatto notare Enoc, ricordando che in passato ci sono state pandemie analoghe, “come la spagnola, l’asiatica, la Sars e tante altre forme influenzali che sono gravi e colpiscono persone immunodepresse, cioè già con altre patologie”. “In Italia si è fatto quello che si poteva fare”, il giudizio di Enoc. “Non può essere una questione politica”, ha ripetuto: “è una questione di salute e di benessere dei nostri italiani”. Quanto all’attività del Bambino Gesù, Enoc ha ricordato che all’inizio era stato indicato dalla Regione Lazio come ospedale di riferimento per i bambini pediatrici. “Poi si è deciso che anche i bambini che potrebbero avere il virus – finora non si è ammalato nessun bambino – vadano allo Spallanzani, e noi mandiamo i nostri pediatri, i nostri infermieri, i nostri farmaci e i nostri presidi”. “Invece di far venire i bambini da noi, dove ci sono reparti come il reparto oncologico e quello dei trapianti, abbiamo preferito lo Spallanzani, e così abbiamo tranquillizzato tutti i genitori dei bambini che sono ricoverati da noi”. “L’unica mia paura – ha rivelato Enoc – è che il coronavirus sbarchi nel grande continente africano, dove non sarebbe possibile fare quello che è stato fatto in Italia e negli altri Paesi”.