Le chiese rimangono aperte ma vengono sospese le celebrazioni eucaristiche con concorso di popolo a partire dalla mezzanotte di domenica 23 febbraio fino alla mezzanotte di domenica 1° marzo. Lo hanno disposto i vescovi liguri, in ragione dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Liguria, di concerto con il Governo.
In una nota firmata dal card. Angelo Bagnasco e dai vescovi della Conferenza episcopale ligure, i presuli esortano “tutti i presbiteri a celebrare personalmente e quotidianamente la santa messa offrendola, in spirituale comunione con tutti i fedeli, con la particolare intenzione (anche con il formulario previsto dal Messale Romano, quando le norme liturgiche consentono) di implorare dal Signore la liberazione da ogni male”.
“Raccomandiamo che – sottolineano i vescovi – pur nella impossibilità di partecipare alle sante celebrazioni, soprattutto l’inizio della Quaresima, si intensifichi la preghiera e si inizi il sacro tempo penitenziale secondo le indicazioni della Chiesa: ascolto della Parola di Dio, astinenza dalle carni e digiuno (secondo le modalità stabilite), celebrazione del Sacramento della Riconciliazione, meditazione e opere di carità e misericordia”. “Se non vi sarà – come speriamo – un prolungamento della situazione di allarme e cautela si potrà celebrare il Rito delle Ceneri il primo giorno utile e cioè lunedì 2 marzo”.
I vescovi liguri hanno altresì disposto che nei locali e nelle opere parrocchiali non si prevedano incontri, iniziative, riunioni (compresa l’attività catechistica), annullando, in ogni caso, eventi precedentemente fissati e che funerali e matrimoni possano essere celebrati soltanto con la presenza dei parenti stretti. Sono, altresì, sospesi convegni e riunioni di formazione a livello diocesano e la benedizione delle famiglie. Le Curie, invece, rimarranno aperte al pubblico per erogare i consueti servizi.