(da Bari) “Se vogliamo essere discepoli di Cristo, se vogliamo dirci cristiani, questa è la via. Amati da Dio, siamo chiamati ad amare; perdonati, a perdonare; toccati dall’amore, a dare amore senza aspettare che comincino gli altri; salvati gratuitamente, a non ricercare alcun utile nel bene che facciamo”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa a conclusione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, promosso dalla Cei, con 40mila persone riunite a Bari, in Corso Vittorio Emanuele II. “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano. È la novità cristiana. È la differenza cristiana”, ha ricordato Francesco: “Pregare e amare: ecco quello che dobbiamo fare; e non solo verso chi ci vuol bene, non solo verso gli amici, non solo verso il nostro popolo. Perché l’amore di Gesù non conosce confini e barriere. Il Signore ci chiede il coraggio di un amore senza calcoli. Perché la misura di Gesù è l’amore senza misura”. “Il Signore non è stato prudente, non è sceso a compromessi, ci ha chiesto l’estremismo della carità”, ha spiegato il Papa: “ È l’unico estremismo cristiano: quello dell’amore”. “Amate i vostri nemici”: “Ci farà bene – il consiglio di Francesco – ripetere a noi stessi queste parole e applicarle alle persone che ci trattano male, che ci danno fastidio, che fatichiamo ad accogliere, che ci tolgono serenità. Amate i vostri nemici. Ci farà bene porci anche delle domande: ‘Io, di che cosa mi preoccupo nella vita: dei nemici, di chi mi vuole male? O di amare?’. Non preoccuparti della cattiveria altrui, di chi pensa male di te. Inizia invece a disarmare il tuo cuore per amore di Gesù. Perché chi ama Dio non ha nemici nel cuore”.