Venerdì 21 febbraio, migliaia di coloni israeliani sono entrati senza permesso e si sono riuniti sul terreno appartenente al Patriarcato latino a Tayasir, vicino a Tubas nel nord della Cisgiordania, in palese violazione della proprietà privata. I coloni hanno marciato per una manifestazione dal blocco di Al-Burj a quello di Um el-Kaba all’interno della proprietà del Patriarcato. Lo riferisce il Patriarcato latino di Gerusalemme che in una nota, pervenuta al Sir, denuncia anche che “i coloni, alcuni giorni fa, hanno portato le loro mucche nelle terre del Patriarcato causando notevoli danni”.
Da qui la protesta del Patriarcato rivolta alle autorità israeliane contro queste violazioni che – rimarca la nota – continuano a verificarsi senza divieti da parte delle autorità”. Il Patriarcato latino di Gerusalemme si dice “molto preoccupato non solo per le violazioni dei coloni nelle sue proprietà, ma anche per la mancanza di azione da parte delle autorità israeliane per porre fine a tali reati”. “Esortiamo – afferma il Patriarcato – le autorità israeliane, ancora una volta, a far rispettare la legge da tutte le persone sotto il loro controllo e vietando loro di irrompere illegalmente nelle nostre proprietà”.