“Per celebrare con frutto la Pasqua del Signore Risorto, anche noi ci dobbiamo preparare adeguatamente, vivendo insieme con tutta la Chiesa i giorni santi della Quaresima come un vero e proprio itinerario di conversione e di ricerca, alla scuola di Maria di Magdala e delle donne che, secondo la narrazione evangelica, si recano al sepolcro di buon mattino il giorno di Pasqua”. Lo ha scritto nel messaggio per la Quaresima e la Pasqua mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace. Per il presule, “il cristiano dovrebbe essere la visibilità storica del Risorto nel mondo”, per cui – “attraverso noi ci si incontra con il vero Cristo e il vero Dio”. Rivolgendosi ai propri fedeli e sottolineando il rischio di “una vita come sepolcri vuoti”, mons. Bertolone ricorda che “a te e a me la responsabilità di fare incontrare ogni uomo con il vero Dio oppure con un falso Dio, con il vero Cristo o un falso Cristo. Sapere dov’è Gesù: è questa la certezza che serve ad ogni uomo. Questa certezza deve essere data, offerta, consegnata a tutti senza dubbi, ambiguità, nebulosità, equivoci e incongruenze”.