Da oggi i casi positivi al primo test per il Sars-CoV-2 che riceveranno conferma da parte dell’Istituto superiore di sanità (Iss) o di altre strutture individuate verranno resi noti dal ministero della Salute. Lo afferma l’Iss spiegando che i casi sospetti per Covid-19 vengono inizialmente testati presso i laboratori di riferimento individuati dalle Regioni e dalle Province autonome. Sui casi che risultano positivi vengono ripetuti i test per la conferma di positività all’infezione da Sars-CoV-2, come indicato nelle circolari ministeriali del 22 e del 27 gennaio 2020. Occorre quindi distinguere tra casi “segnalati”, casi positivi al test e casi confermati. Solo quelli risultati positivi al secondo test sono confermati e risultano nei rapporti ufficiali pubblicati.
“Sin dalle prime fasi dell’epidemia – commenta il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – ci siamo immediatamente raccordati come Iss sia a livello nazionale che regionale, lavorando assieme per affrontare l’emergenza, potenziando e mettendo a disposizione h24 tutte le strutture potenzialmente interessate. La preoccupazione in questo momento è quella di garantire da un lato alle persone che risultano positive e sintomatiche la migliore assistenza, e questo sta avvenendo nell’articolata rete di servizi che le regioni interessate hanno messo in campo, e dall’altro è necessario adottare delle misure, sempre ispirate al principio di massima precauzione che ha sempre caratterizzato gli interventi durante questa epidemia, per fare in modo che la circolazione del virus venga limitata e venga bloccata. L’Istituto è impegnato su tutti gli aspetti dell’azione di contrasto al virus, compreso quello comunicativo, come testimonia ad esempio la pubblicazione recente del decalogo sui buoni comportamenti, che resta valido, e quello della formazione, con la messa a punto di un corso dedicato agli operatori”.