“Una visita è sempre uno scambio di doni. Le Chiese portano in sé vari doni dello Spirito, da condividere per la gioia e il bene reciproci”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso pronunciato, oggi, durante l’udienza con i partecipanti alla visita di studio di giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse orientali. “Quando noi cristiani di diverse Chiese ci facciamo visita, incontrandoci nell’amore del Signore, abbiamo la grazia di scambiarci questi doni – ha aggiunto il Pontefice -. Possiamo accogliere quello che lo Spirito ha seminato nell’altro come un dono per noi”. Riferendosi alla visita dei giovani monaci e sacerdoti ortodossi, il Papa l’ha considerata per loro “non solo un’occasione per approfondire la conoscenza della Chiesa cattolica, ma anche per noi cattolici un’opportunità per accogliere il dono dello Spirito che è in voi”. “La vostra presenza ci permette questo scambio di doni ed è motivo di gioia”, ha aggiunto. Da Francesco la gratitudine “per voi, per la grazia che avete accolto nella vita e nelle vostre tradizioni, per i sì del vostro sacerdozio e della vostra vita monastica, per la testimonianza data dalle vostre Chiese ortodosse orientali”. Il Papa ha definite queste ultime “Chiese che hanno sigillato nel sangue la fede in Cristo e che continuano a essere semi di fede e di speranza anche in regioni spesso segnate, purtroppo, dalla violenza e dalla guerra”. Soffermandosi sulla visita nella Capitale, il Pontefice ha infine auspicato che “ciascuno di voi abbia potuto avere un’esperienza positiva della Chiesa cattolica e della città di Roma e che qui vi siate sentiti non ospiti, ma fratelli tra fratelli”. “Che la vostra presenza diventi un piccolo seme fecondo per far germogliare la comunione visibile tra di noi, quell’unità piena che Gesù ardentemente desidera”.