Le sei persone risultate positive al coronavirus in Lombardia “sono in condizioni serie”. Lo ha detto il presidente della Regione Fontana. Si tratta dui tutte persone adulte, intorno ai 40 anni. Migliorate leggermente le condizioni del 38enne impiegato della sede lodigiana della Unilever a Casalpusterlengo, risultato positivo al coronavirus e al momento ricoverato a Codogno. Da quanto si è saputo, intatti, nelle settimane scorse l’uomo era andato a cena con un collega appena rientrato dalla Cina, anche lui impiegato per un’azienda di Fiorenzuola d’Arda. Anche quest’ultimo si trova ora in isolamento all’Ospedale Sacco di Milano ma risulta negativo a un primo test effettuato su di lui. Risultano invece contagiati anche la moglie, un’insegnante incinta all’ottavo mese e da tempo in maternità e un amico che aveva fatto sport con lui. La cronaca riferisce anche di una donna, risultata sintomatica, collega del paziente positivo della Unilever, che è stata subito ricoverata in isolamento all’Ospedale di Piacenza. L’assessore lombardo al Welfare Gallera, in via prudenziale, ha invitato la popolazione dei Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo a rimanere in casa in base all’obbligo di permanenza domiciliare. Scuole chiuse nella zona almeno fino al 25 febbraio. Nel dettaglio, il Comune di Codogno ha emanato tre ordinanze “provvisorie e precauzionali” si legge, riguardanti la chiusura di scuole, bar, ristoranti, locali pubblici in generale (discoteche, sale da biliardo) e uffici comunali. Una decisione presa in seguito “all’emergenza sanitaria dovuta ai primi sei contagi da Coronavirus in Italia e risultati tutti nella zona del Lodigiano. Anche a Castiglione decretata la chiusura delle scuole, dei locali e degli uffici comunali fino al 25. Le stesse Stesse decisioni sono state prese a Casalpusterlengo. Fermato per precauzione fino al 24 febbraio anche tutto il calcio dilettantistico in Lombardia. Rinviate 40 partite di diversi campionati, dall’eccellenza alle juniores femminili.