Le piogge torrenziali stanno mettendo in ginocchio numerose zone della Bolivia, a partire dalla città più importante e sede del Governo, La Paz. Con gli ultimi disastri naturali verificatisi a Tiquipaya, Cochabamba e Potosí, il numero di famiglie colpite è aumentato a 10.727, secondo l’ultimo bilancio del Ministero della Difesa. Il bilancio delle vittime, che ieri era ufficialmente di 17, secondo gli organi di stampa sarebbe già salito a 19 morti. Inoltre, il bilancio parla di 67 comuni colpiti in otto dipartimenti su nove, 2.702 famiglie con gravi danni, 5.382 ettari invasi dall’acqua, 10.976 capi di bestiame coinvolti, 414 case danneggiate.
Il ministro della Difesa, Luis Fernando López, ha tenuto una conferenza stampa per informare degli ultimi aggiornamenti. Al fine di incanalare gli aiuti, il Governo di La Paz ha dichiarato lo stato di emergenza in 10 comuni in diversi dipartimenti, tra cui Potosí, Cochabamba e Santa Cruz, oltre alla stessa La Paz, dove molte strade sono impercorribili. Preoccupazione, nel dipartimento di Cochabamba, per l’esondazione del río Taquiña, nel municipio di Tiquipaya.
“Sappiamo della difficile situazione che molti dei nostri fratelli stanno vivendo di fronte alle gravi alluvioni che stiamo subendo in varie regioni del Paese – si legge in una nota della Pastorale sociale-Caritas -. Incoraggiamo tutte le parrocchie e le istituzioni della Chiesa a organizzare raccolte di denaro, cibo, medicine, vestiti e tutto il necessario per alleviare la situazione dei nostri fratelli. Tutta l’assistenza di solidarietà che possiamo raccogliere può essere incanalata attraverso il Ministero sociale della Caritas di ogni giurisdizione ecclesiale”.