Nel 2019, in Italia, “la soddisfazione per la vita nel complesso migliora rispetto all’anno precedente, confermando un trend positivo iniziato nel 2016”. Lo certifica l’Istat diffondendo oggi il report “La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” per l’anno 2019.
Stando ai dati diffusi, alla domanda “Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?”, in base a un punteggio da 0 a 10 (dove 0 indica “per niente soddisfatto” e 10 “molto soddisfatto”) nel primo trimestre del 2019, il 43,2% delle persone di 14 anni e più indica i livelli di punteggio più alti (8-10), il 40,7% giudica la propria vita mediamente soddisfacente (6-7) mentre il 14,2% la valuta con i punteggi più bassi (0-5).
Considerando le risposte per caratteristiche socio-demografiche, emerge che le donne con giudizi elevati di soddisfazione sono il 42,0% e gli uomini il 44,6%. Nel complesso della popolazione, la soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell’età: la quota di molto soddisfatti è di oltre il 55% tra i 14-19 anni mentre scende sotto al 40,0% tra le persone di 65 anni e più.
La popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un’attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente giudizi molto positivi. Il 47,5% degli occupati e il 51,7% degli studenti infatti esprimono una elevata soddisfazione. La soddisfazione generale aumenta con il titolo di studio.
Per quanto riguarda la soddisfazione per le relazioni familiari, questa è sempre stata molto alta, superiore a quella di ogni altra dimensione considerata. Nel 2019, l’89,7% delle persone di 14 anni e oltre esprime una soddisfazione molto o abbastanza elevata. Solo una quota residuale, l’1,8%, giudica questo tipo di relazioni per niente soddisfacente. Sul proprio stato di salute, l’80,2% degli individui di 14 anni e oltre esprime un giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatti). Nel complesso, la soddisfazione per questo aspetto della vita diminuisce al crescere dell’età e raggiunge il minimo nella classe dei 75enni e più (55,8%).
Dopo la stasi del 2017-2018, torna a crescere la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica, raggiungendo il 56,5%.
I dati del 2019, poi, registrano un aumento di fiducia verso il prossimo, “nonostante la cautela – nota l’Istat – sia ancora l’atteggiamento prevalente”. Il 74,6% delle persone, alla domanda se ci si possa fidare della maggior parte delle persone oppure bisogna stare molto attenti, risponde che “bisogna stare molto attenti” mentre il 23,9% è orientato a un atteggiamento di fiducia.