In Italia, nel 2019, sono state presentate 15.044 denunce nel mentre sono state 9.846 quelle ritrovate (di cui 227 prive di vita). I dati sono stati illustrati oggi in occasione della presentazione della XXII relazione sul fenomeno dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Giuliana Perrotta, nella Sala della Regina di Montecitorio.
Tra il 1° gennaio 1974 e il 31 dicembre 2019 sono state 245.012 le denunce e 183.976 i ritrovamenti; quindi sono complessivamente 61.036 i cittadini ancora da rintracciare da quando è attivo il sistema di elaborazione dati del Viminale. Di questi 9.959 sono italiani (6.025 maggiorenni, 2.551 minorenni e 1.383 over 65) e 51.077 stranieri, la gran parte dei quali è costituita da minori (41.848). I minori stranieri non accompagnati (Msna) “costituiscono la maggior parte degli scomparsi da rintracciare nel nostro Paese” anche per via del fatto che “il fenomeno dei Msna che arrivano nel Paese e si allontanano dai centri, senza lasciare traccia, è ancora rilevante”.
Relativamente all’anno 2019 (6.989 denunce nel primo semestre e 8.055 nel secondo), 4.776 denunce sono relative a persone di sesso femminile, 10.268 a maschi. 7.935 hanno riguardato cittadini italiani, 7.109 stranieri. 8.331 (il 55,4%) è relativa a minori scomparsi, 5.766 a persone maggiorenni, 947 a over 65.
Nel secondo semestre 2019, le motivazioni della scomparsa hanno riguardato l’allontanamento volontario (6.020, 75,0%), l’allontanamento da istituto o comunità (610, 7,5%), possibili disturbi psicologici (414, 5,1%), sottrazione da coniuge (solo per i minorenni) (47, 0,5%), possibili vittime di reato (18, 0,2%); in 946 casi, l’11,7%, non è stata determinata.
“Per l’anno 2019 – si legge nella relazione – la percentuale dei ritrovamenti è stata del 65,44%”. “Se si considera il rapporto denunce/ritrovamenti in ogni singolo anno, la percentuale è molto alta dal 2007 al 2012, nel 2013 comincia ad abbassarsi notevolmente, raggiungendo il minimo storico nel 2016, mentre riprende ad aumentare negli anni successivi”. La relazione mette in evidenza che si è verificata “una flessione delle percentuali di ritrovamento” degli scomparsi italiani, passata dal 96,91% del 2007 all’85,51% del 2019: “Tale dato dovrà essere oggetto di un’attenta valutazione unitamente alle Forze di Polizia”.