“Temiamo che la scorsa settimana, il 9 febbraio, si sia verificato un naufragio al largo delle coste libiche e vi chiediamo gentilmente di collaborare per chiarire la situazione riportando i dettagli delle operazioni di salvataggio e dei voli di ricerca di quel giorno”. Lo scrive Alarm Phone in una mail inviata alla Guardie costiera maltese, a quella italiana, alle autorità libiche, a Frontex, Unhcr e Oim. Una richiesta che giunge dopo che le famiglie delle persone che sono partite in quell’occasione hanno contattato Alarm Phone per denunciare la scomparsa dei parenti. Secondo la ricostruzione di Alarm Phone, il 9 febbraio ha ricevuto una chiamata di soccorso da un gommone nero, con 91 persone a bordo, partito quella notte da Garabulli, in Libia. Alle 4.09 l’emergenza è stata segnalata alla Guardia costiera libica e alla nave di soccorso Aita Mari; alle 4.24 le informazioni sono state trasmesse anche alle autorità maltesi e italiane. Alle 5.35 l’ong ha perso i contatti con la barca. “In quel momento le persone erano in preda al panico, dicevano che il motore non funzionava più, che l’acqua stava entrando nella barca e che c’erano delle persone in acqua”, informa il comunicato. Che racconta anche di chiamate e mail inviate alle autorità libiche per tutto il giorno. “Nonostante inizialmente avessero comunicato che non sarebbero intervenute, ci hanno successivamente detto che avevano cercato il gommone in difficoltà segnalato da Alarm Phone con due pattuglie ma che lo non avevano trovato”.
https://twitter.com/alarm_phone/status/1230403814370480128?s=20
Nella mattina di lunedì 10 febbraio, una telefonata dall’ong all’RCC Malta per chiedere informazioni sul caso segnalato. “Gli ufficiali in servizio ci hanno detto che quella mattina era stato inviato un volo di ricerca” e che l’aereo di Frontex Osprey1 “intorno alle 10.30 aveva avvistato un gommone sgonfio nell’ultima posizione del caso segnalato da Alarm Phone”. Il timore è che “sia proprio il gommone di cui avevamo avvertito le autorità”, mentre il dubbio che “sia stato soccorso dalla Guardia costiera libica o sia naufragato”. Quindi, la richiesta di alcuni chiarimenti ai destinatari della mail perché “le famiglie delle persone che erano su quel gommone hanno contattato Alarm Phone, dicendoci che i loro parenti sono attualmente dispersi”.