Tutte le comunità della diocesi di Fulda, in Germania, sono state invitate a includere una preghiera, domenica prossima, per le vittime di Hanau dove nove persone sono state uccise in due locali gestiti da curdi. L’attentatore – un giovane, descritto di estrema destra – è stato poi trovato morto nella sua abitazione insieme alla madre. Stasera è prevista, sull’antica piazza del mercato della cittadina (99mila abitanti di cui oltre venticinquemila stranieri) una veglia di preghiera alla quale parteciperà anche la comunità italiana che, attraverso il responsabile della Missione cattolica italiana (Mci), padre Antonio Gelsomino, esprime vicinanza ai cittadini di Hanau e alle famiglie dei morti e feriti e si dice, insieme all’intera comunità, “colpiti per questa tragedia”, come informa “Migrantes Online“. Una “tragedia” che si aggiunge ad altri episodi di intolleranza avvenute nelle settimane scorse, sottolinea il delegato nazionale delle Missioni cattoliche italiane in Germania e Scandinavia, padre Tobia Bassanelli, evidenziando che questi atti creano “allarme in tutti noi” e “preoccupano seriamente la società civile intera”: “L’odio è veleno per la società e crea paura. E la reazione in diverse città contro la xenofobia rappresenta un segno positivo”. In Germania il razzismo e la xenofobia sono “più accentuati proprio nelle regioni e città dove vi è una particolare situazione sociale; dove il tasso di precarietà è più alto”, aggiunge il missionario italiano di Hamburg, don Pierluigi Vignola, sottolineando che gli italiani in Germania si impegnano “in un percorso di integrazione che porta ad una società aperta, democratica e solidale, senza razzismo e discriminazione”.
In Germania, secondo il rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, risiedono circa 765 mila italiani mentre nella città di Hanau sono 4000 i nostri connazionali.