Cultura dell’accoglienza e arte dolciaria come occasioni di scambio culturale e di lavoro. È il senso del progetto “Vale – Valore all’esperienza” di cui il Ciofs-Fp Piemonte (Centro italiano opere femminili salesiane per la Formazione professionale) è capofila. I risultati dei primi due anni dell’iniziativa sono stati presentati oggi a Torino; la terza edizione è in corso, ma i numeri sono già di tutto rispetto. Tutto è stato reso possibile dal Programma Interreg Alcotra fra Italia e Francia che ha messo a disposizione circa 933mila euro.
Nelle due edizioni già concluse, oltre 70 ragazzi hanno beneficiato di una formazione transnazionale (d’aula e pratica), ma anche di un servizio di tirocinio e impiego con l’obiettivo di proporre ai partecipanti delle azioni per rafforzare l’occupabilità e l’inserimento nel mondo del lavoro. Accanto a tutto questo, gli organizzatori hanno anche posto un servizio di supporto all’imprenditorialità. Alla fine del percorso l’80% dei partecipanti ha firmato un contratto di lavoro oppure creato la propria ditta individuale. Un buon esito che è stato reso possibile oltre che dal lavoro di Ciofs-Fp Piemonte anche del centro di formazione Gip Fipan della Costa Azzurra, della Scuola Malva Arnaldi in Piemonte oltre che della Città Metropolitana di Torino e della Regione.
“Vale” fa parte, ha spiegato oggi Silvana Rasello, presidente del Ciofs-Fp Piemonte, di “progetti articolati che necessitano di una attenta regia e di tanti partner istituzionali e formativi”, delicati quindi da condurre. “Vale” – ha detto Elisabetta Donato, coordinatrice de progetto – “ha comportato fasi di sviluppo e definizione delle prassi, la selezione e armonizzazione con partner e professionisti dei mestieri che possano insegnare sapendo fare. L’interazione con strutture pubbliche e private che lavorano in modo diverso e la selezione dei ragazzi. Serve poi, inoltre, farsi carico del futuro e lavorare come mediatori e promotori dei ragazzi nel mondo del lavoro”. Mentre Denis Férault di Gip Fipan ha sottolineato come il progetto abbia favorito la collaborazione transfrontaliera tra gli enti, agevolato la “contaminazione positiva” tra le eccellenze dei territori, ampliato le prospettive occupazionali e favorito la modernizzazione delle produzioni locali.
Complessivamente vi hanno lavorato circa 150 persone, mentre allievo ha svolto 245 ore di formazione in aula e in laboratorio con attività pratica e 105 ore in mobilità, ovvero in stage transfrontaliero.