“Sono necessarie e urgenti politiche economiche che sanno di equità, di giustizia economica e sociale, attente al benessere della persona e al bene comune in linea con quanto aveva dichiarato questo Governo in fase di programmazione”. La richiesta viene oggi dalla Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” e dal Cartello “Insieme contro l’azzardo”. “Il Governo non può alle tavole rotonde, nei programmi, nelle campagne elettorali presentarsi come ‘antislot’ e dichiarare di voler ingaggiare una guerra contro una piaga economica e sociale dilagante, che è causa di povertà, malattie e suicidi di cittadini, collegata alla criminalità organizzata, sempre più penetrata anche nel settore legale, e poi nei fatti non attuare alcun cambiamento rispetto al passato”, la denuncia.
La Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” e il Cartello “Insieme contro l’azzardo” auspicano, perciò, “un cambio radicale di rotta e che le politiche sui giochi siano di serio contenimento. A partire dall’attribuzione della delega politica al settore che dovrebbe seguire dinamiche scevre da ogni tentativo di restaurazione. Bisogna indirizzare ogni sforzo per abbassare il consumo e ridurre l’esposizione dei cittadini alla patologia. Ci si aspetta da questo governo maggiore coraggio ma ahimè non vorremmo rivedere un film già visto.
E concludono: “Il nostro ordinamento giuridico ha bisogno di un Codice unico sui giochi di riordino dell’intera offerta pubblica di azzardo che trovi le sue radici nella Costituzione. L’attuale offerta di azzardo legale e l’intero suo indotto economico sono attività che entrano in contrasto con i principi e i doveri essenziali di buona amministrazione dello Stato, di tutela e salvaguardia dell’interesse pubblico, dell’utilità sociale, della sicurezza, della libertà, della dignità umana”.