Delega ai giochi: Consulta antiusura e “Insieme contro l’azzardo”, “il Governo segna un ritorno al passato?”

“Il governo in materia di azzardo sembra segnare un preoccupante ritorno al passato. In un periodo di spartizione di potere, la delega ai giochi rischia di finire nelle mani di persone ripescate dal passato. Un passato che narra un incremento devastante dei consumi di azzardo. Supera i 110 miliardi e mezzo di euro il suo consumo nell’anno 2019, sta quasi per raggiungere la spesa sanitaria nazionale che si aggira attorno a 115 miliardi. Una vera emergenza sociale, sanitaria ed economica di cui Governo non prende atto con una seria programmazione. Preferisce voltare la testa dalla parte opposta, abbandonando il Paese nelle lobby dell’azzardo, piuttosto che affrontare l’epidemia con forza e determinazione”. È l’allarme lanciato oggi dalla Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” e dal Cartello “Insieme contro l’azzardo”.
“A segnare un punto di discontinuità con il passato” il Governo “non ci pensa affatto, la delega ai giochi potrebbe tornare a chi ha contribuito a trasformare l’Italia in un Paese dei balocchi, tra società di scommesse, lotterie e slot machine studiate e costruite per fidelizzare i vecchi consumatori e arruolare dei nuovi – la denuncia -. Trattasi di fidelizzazione patologica. La gente rinuncia in alcuni casi a curarsi, mentre continua a bruciare denaro in lotterie e slot-machine e a scommetterlo ai casinò on line. L’industria dell’azzardo inoltre facendo leva sulla dipendenza esercita concorrenza sleale nei confronti degli altri comparti, quali l’industria delle manifatture, il terziario dei servizi, il commercio e l’economia del turismo”. Si deve aggiungere “il prelievo fiscale che l’erario impone sull’azzardo ancora estremamente esiguo”.

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