Appuntamento questa sera a Milano con l’iniziativa “La notte delle bacchette”, un’iniziativa di “solidarietà gastronomica” nata per combattere la psicosi da coronavirus. Una situazione che ha colpito anche i ristoranti cinesi, che hanno visto crollare i propri fatturati in pochissimi giorni. Così, per contrastare la paura, è nata questa iniziativa, che coinvolge decine di locali nel capoluogo lombardo.
Ciascuno dei locali interessati offrirà un “piatto speciale”, il cui ricavato al 50% sarà devoluto ad Aibi–Amici dei Bambini, che raccoglie donazioni e materiale sanitario (mascherine protettive e disinfettanti) per contrastare l’emergenza sanitaria negli istituti per l’infanzia in Cina.
Aibi, ente autorizzato per adozioni in Cina, che opera a Pechino dal 2008 e a Xi’An, nello Shaanxi, dal 2012, è tra le organizzazioni che si sono mosse subito per reperire il materiale più richiesto, principalmente mascherine di tipo medico e N95, ma anche disinfettanti per le mani, termometri e guanti in lattice.
Fino ad ora attraverso Aibi sono state donate 29.970 mascherine usa e getta, tra cui 1.700 in spedizione da una famiglia adottiva e 3.000 da un privato, e 1.000 maschere N95; 2.500 guanti medici; 1.000 confezioni di disinfettante e 260 occhiali protettivi. In totale sono stati raggiunti sei istituti a Ningbo, Xi’an, Zhengzhou, Guangzhou, Baotou e Xiangtang.
“Quella della ‘notte delle bacchette’ – commenta il presidente di Amici dei Bambini, Marco Griffini – è un’iniziativa lodevole. La speranza, ora, è che dopo la tappa milanese se ne realizzino diverse altre, in tutta Italia”.