(Bruxelles) “Dobbiamo dotare l’Unione di tutti i mezzi necessari per le sfide che abbiamo deciso di affrontare. La prima e la più urgente riguarda ovviamente i cambiamenti climatici. Il Green Deal offre un percorso ambizioso affinché l’Europa possa diventare nel 2050 il primo continente a zero emissioni di gas serra. Sarà ovviamente necessario un grande sforzo finanziario per raggiungere questo obiettivo. Servono risorse per la crescita e lo sviluppo e per accompagnare Paesi, imprese e cittadini in questa transizione. Vogliamo risorse perché l’Europa sia sempre all’avanguardia, in materia di ricerca e non si riduca a importare nuove tecnologie al cui sviluppo non avrà contribuito”. Lo ha affermato David Sassoli, presidente del Parlamento Ue, al Consiglio europeo riunito a Bruxelles (nella foto) per definire una posizione sul Quadro finanziario pluriennale. “Per il Parlamento europeo, i tagli proposti su agricoltura e coesione sono inaccettabili. Come potremo accorciare le distanze tra centro e periferia, se riduciamo i fondi per la coesione, oppure come potremo sviluppare un’Europa verde se non investiamo nell’agricoltura?”.
“È interesse di tutti rompere la dicotomia artificiale tra contribuenti e beneficiari: tutti gli Stati membri, senza eccezioni, traggono vantaggi dall’Ue. Tutti hanno grandi benefici dal bilancio europeo e ancora di più dal mercato unico, di cui il bilancio è una componente fondamentale”. Sassoli ha aggiunto: “Il Parlamento richiama la necessità di porre in essere un nuovo meccanismo di condizionalità in grado di proteggere il bilancio dell’Unione quando le regole dello Stato di diritto non sono rispettate e si verifica una violazione sistematica del quadro dei valori europei”. Infine: “Ringrazio il presidente Michel per l’attenzione al tema delle risorse proprie per il bilancio dell’Ue. Per la prima volta in più di 40 anni potrebbero finalmente essere introdotte nuove categorie di entrate. Il paniere proposto deve essere ampliato ed è essenziale fissare un calendario ragionevole per la sua attuazione ma almeno vediamo un passo nella direzione che il Parlamento europeo ha sempre auspicato”.