Comunicazione: 16° Rapporto Censis, “tv e radio si rafforzano sul web”

Foto Calvarese/SIR

“Tv e radio si rafforzano sul web”. Lo evidenzia il 16° Rapporto Censis sulla comunicazione, “I media e la costruzione dell’identità”, presentato oggi a Roma, presso la Sala Zuccari del Senato, da Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis. “Nel 2019 la fruizione della televisione è stabile, ma si registra una flessione dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -2,5% in un anno), mentre resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) e crescono significativamente la tv via internet (web tv e smart tv salgono al 34,5% di utenza: +4,4% in un anno) e la mobile tv (che è passata dall’1% di spettatori nel 2007 all’attuale 28,2%, con un aumento del 2,3% solo nell’ultimo anno)”, evidenzia il rapporto. Si combinano sempre di più “programmazione lineare e palinsesti personali”. E “la radio continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media”. Complessivamente, “i radioascoltatori sono il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro. Ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 5,3 punti percentuali di utenza, l’autoradio è stabile (+0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: +0,3%) e soprattutto attraverso lo smartphone (con una utenza arrivata al 21,3%: +0,6% rispetto a un anno prima) è sempre più rilevante.

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