Si è celebrata ieri la dedicazione della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, patroni dell’Urbe, sita all’interno di Palazzo Messe, sede delle Direzioni generali per il personale militare (Persomil), della Previdenza e della leva (Previmil). La chiesa nasce su richiesta dell’ordinario militare (Omi), mons. Santo Marcianò, accolta dal direttore generale per il personale militare, volendo venire incontro, si legge in una nota dell’Omi, “alle esigenze rappresentate dalla comunità religiosa esistente dei dipendenti militari e civili della due Direzioni generali di Palazzo Messe, sentito il cappellano militare”. All’inizio della celebrazione Pietro Luciano Ricca, direttore generale di Persomil, ha illustrato all’ordinario militare i criteri artistico-funzionali dell’edificio, consegnandogli simbolicamente le chiavi. “La suddivisione dell’unico ambiente – si legge ancora nella nota – è scandita dai diversi arredi e sottolineata da differenti vetrate; sotto il profilo della scelta iconografica sono stati individuati i simboli delle virtù teologali, così rappresentate: la fede da un’icona cruciforme della spada di San Paolo, la speranza da un’ancora sagolata e la carità dallo Spirito Santo in forma di colomba sorante. La vetrata della sacrestia è decorata da una fiamma simboleggiante la Pentecoste”. Nell’omelia mons. Marcianò ha sottolineato come cuore dell’edificio di culto cristiano è sempre l’altare, immagine di Cristo, luogo in cui si rinnova il sacrificio della croce e mensa del banchetto del corpo e sangue del Signore.