(Da Bari) “In una stagione non facile, scandita dal timore verso l’altro e da una drammatica regressione che riguarda la politica e le forme della convivenza in una società sempre più indifferente, il Santo Padre ci incoraggia a non avere paura, a indirizzare i nostri sforzi avendo come bussola la fratellanza tra i popoli. Il mondo possiamo cambiarlo. Insieme. Ognuno facendo la propria parte. Insieme, per costruire la pace”. Si è concluso con queste parole il saluto del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ai vescovi riuniti per l’incontro sul Mediterraneo, promosso a Bari dalla Cei. “La Puglia, che vi dà il benvenuto – ha detto Emiliano – e che si appresta ad accogliere il Santo Padre, è una terra di frontiera intesa come finestra aperta sul mondo, un angolo di Europa al centro del Mediterraneo che non rinuncia a essere crocevia di culture differenti, snodo millenario di arrivi e partenze, di emigrazioni e di immigrazioni. Una Puglia consapevole che la lotta alla povertà non può che incarnarsi in politiche e cultura dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’inviolabilità dei diritti umani”. “Da questo angolo di mare noi vogliamo tessere la trama della nostra storia di uomini e donne che credono nella forza della pace e del dialogo e intendono costruire relazioni feconde con i nostri fratelli e le nostre sorelle dei Balcani, del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Europa, in un processo di crescita reciproca”. E ha concluso: “La vostra presenza qui a Bari, insieme al Santo Padre, è quindi per noi motivo di speranza. Siete un punto di riferimento per quanti vogliono costruire percorsi d’integrazione tra culture differenti, che rappresentano il vero antidoto ai veleni del fondamentalismo, ai veleni di chi nega al Mediterraneo e ai popoli che vi abitano l’aspirazione a essere un mare di pace”.