Sabato 22 febbraio il vescovo di Saluzzo, mons. Cristiano Bodo, inaugurerà i nuovi locali di “Casa Madre Teresa di Calcutta”. La struttura, gestita dalla Caritas, diventerà un polo dedicato alle persone più vulnerabili. Saranno infatti aperti gli ultimi due dei tre piani, destinati persone in diverse condizioni di precarietà abitativa, per rispondere alle tante richieste di una sistemazione che la Caritas diocesana riceve e alla necessità di percorsi di accompagnamento all’autonomia. Il progetto era già stato avviato nel luglio del 2018, quando al piano terra il vescovo aveva inaugurato un dormitorio maschile con 24 posti, gestito dal presidio “Saluzzo Migrante”, destinato a persone in precarie condizioni abitative, sia migranti che lavorano come braccianti stagionali sia minori, malati, vittime di sfruttamento lavorativo, della tratta o persone colpite da gravi reati. Il primo piano verrà adibito all’accoglienza temporanea di 4 persone con problematiche alloggiative, per le quali verranno avviati specifici percorsi di consolidamento della propria autonomia (economica, linguistica, sociale…). Il piano sarà condiviso insieme ad un custode della struttura che gestirà l’utilizzo degli spazi, compresa una sala polivalente. Il secondo piano, invece, sarà destinato ad ospitare temporaneamente famiglie in difficoltà. “Casa Madre Teresa di Calcutta” vuole diventare inoltre un luogo di riflessione sul tema dell’abitare, aprendosi anche ad altre realtà del territorio legate al mondo della coabitazione solidale del cuneese attraverso momenti di sperimentazione e formazione.