Dopo l’appello di Papa Francesco durante l’Angelus di ieri, Amici dei Bambini (Aibi) lancia la campagna di raccolta fondi #Nonlasciamolisoli, in favore dei bambini della Siria. “Alla richiesta del Santo Padre rispondiamo con i fatti, scendendo in campo al fianco dei bimbi siriani con una campagna interamente dedicata a loro. Gli orrori di questa guerra che dura ormai da nove anni non possono essere dimenticati. Non possiamo lasciarli soli”. Durante l’Angelus di ieri, il pontefice ha infatti ricordato il dramma della bambina morta assiderata a un anno e mezzo tra le braccia del padre, che stava tentando di trasportarla in ospedale a piedi da un campo profughi di Idlib. Aibi, intanto, garantisce aiuti alimentari, sanitari e supporto psicologico alla popolazione civile: soprattutto bambini e famiglie che cercano di sopravvivere nei campi profughi. “Attualmente siamo l’unica organizzazione umanitaria italiana ancora presente nei campi profughi della provincia di Idlib, una delle zone più martoriate della Siria, dove, assieme al nostro partner storico Kids Paradise – spiega Marco Griffini, presidente di Aibi –, stiamo portando avanti, in mezzo a incredibili difficoltà, un progetto di sicurezza alimentare. La situazione, però, è sempre più drammatica e ora, con questa nuova campagna, vogliamo estendere e intensificare la portata dei nostri interventi di emergenza a favore dei bambini dei campi profughi”. I fondi raccolti serviranno per aiutare le famiglie rifugiatesi all’interno dei campi profughi sostenuti da Aibi tramite il partner locale Kids Paradise, acquisendo beni di prima necessità per i bambini, come coperte, vestiario, scarpe, alimenti per neonati, presidi medico-sanitari, organizzando spazi protetti di sollievo e di gioco, attivando interventi di supporto psicologico e fornendo il pane quotidiano attraverso un forno mobile.